Indirizzo: Via Gerolamo Sofia - 98058 Novara di Sicilia (ME)
Telefono centralino: 0941650954- Fax Municipio:0941650030
Stato: Italia
Regione: Sicilia
Provincia: Messina
Zona: Italia Insulare
Latitudine: 38° 0' 53''N
Longitudine: 15° 7' 44''E
Altitudine: 650m s.l.m.
Superficie:m². 49.174.644
Perimetro comunale:m. 34.230
Comuni limitrofi: Fondachelli-Fantina, Francavilla di Sicilia,Mazzarrà Sant'Andrea,Rodì Milici,Tripi
Frazioni: San Basilio,San Marco,Vallancazza, Piano Vigna, Badia Vecchia, Santa Barbara, Scellia
Abitanti:
Densità:
Nome di Abitanti: Novaresi
Sito Internet: www.comune.novara-di-sicilia.me.it
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Codice Fiscale:
Codice Istat:083062
Codice Catasto:F951
Santo Patrono: Maria Santissima Assunta e S. Ugo Abate
Giorno festivo: 15 Agosto
Descrizione Araldica dello Stemma:Albero di noce con sotto la scritta "Novara", posto al centro delle seguenti iniziali: "V. N.". Il tutto all'interno di uno scudo sagomato, inserito in uno scudo accartocciato, sormontato dalla corona civica
Blasonatura del Gonfalone
Caratteristiche Stemma
Simboli: Albero di Noce - Le iniziali stanno per "Universitas Novariae"
Decreti:
Da vedere:
Il borgo sorge sulla pendice della montagna da cui si scorge l’antica Tindari, in un incantevole scenario naturale a valle di un imponente sperone di roccia, la Rocca Salvatesta, che raggiunge i 1340 m.
Le piccole case affastellate, la trama di vicoli e viuzze talvolta sormontati da archi, i decori delle facciate, l’eleganza dei palazzi, la sontuosità delle chiese danno fascino a un assetto urbanistico d’impronta medievale.
Le strade, per lo più pavimentate in acciottolato stretto tra due file longitudinali di pietra arenaria locale, contribuiscono a valorizzare l’architettura del centro storico.
L’arenaria è stata utilizzata nelle costruzioni civili e con elaborazioni di grande pregio in quelle religiose, dove sono presenti anche molti elementi architettonici realizzati in cipollino, un’altra pietra locale, rossa e marmorea.
L’uso della pietra, che sul territorio affiora un po’ ovunque, testimonia l’importanza dell’arte dello scalpellino che si tramandava di padre in figlio, fino al deplorevole arrivo del cemento (ma oggi il nobile mestiere viene ripreso con buoni risultati).
L’antico Castello Saraceno, di cui oggi restano i ruderi, era situato su una rupe a strapiombo che conserva immutata la propria bellezza, anche se la sommità del poggio non è stata protetta da sconsiderati interventi edilizi.
Dalla cima si gode l’ampiezza della vallata che scende verso il mare: spingendo lo sguardo sino all’orizzonte si vedono le isole Eolie.
La via Dante Alighieri collega l’area del Castello al sottostante Duomo (secolo XVI), raggiungibile anche percorrendo la via lastricata che inizia dalla piazza principale.
La chiesa presenta una bella facciata monumentale con un’ampia scalinata; l’interno è a tre navate delineate da colonne monolitiche in pietra.
L’abside ospita un coro ligneo settecentesco; di grande pregio sono l’altare del Sacramento in marmo intarsiato a smalto, il battistero in marmo cipollino locale sormontato da una cupoletta in legno, la statua dell’Assunta e il grande crocifisso in legno.
Più raccolta e graziosa è la Chiesa di San Francesco del secolo XIII, la più antica e piccola del borgo: francescana, appunto, con un tetto-soffitto di arte povera.
Nel quartiere intorno alla chiesa sorge per contrasto Villa Salvo, superba e elegante, con lo stemma del casato.
Poco distante si trova la Chiesa dell’Annunziata (secolo XVII) a tre navate con colonne in pietra a sezione quadrata e diversi capolavori, tra cui un organo a canne del ‘700 e il gruppo gaginesco dell’Annunciazione: tre statue in marmo pario decorato, scolpite nel 1531 da Giovambattista Mazzola.
Nella parte alta del paese sorge la Chiesa di Sant’Ugo Abate (secolo XVII), in corso di restauro. Costruita con il monastero cistercense, successivamente distrutto, conserva un imponente reliquario ligneo, la giara di Sant’Ugo (in realtà un vaso arabo di bella fattura), un crocifisso ligneo e un dipinto su tavola dello Stetera, L’Annunciazione (1570).
Al centro del paese è situata la Chiesa di San Nicolò (secolo XVII) recentemente restaurata, con il suo artistico prospetto in cima a una grande gradinata in pietra.
Nella parte bassa del borgo si trovano invece le Chiese monumentali di San Giorgio Martire e di Sant’Antonio Abate, entrambe a tre navate.
La prima, secentesca, oggi adibita ad auditorium, presenta sulla facciata principale un gioco di rimandi con il colonnato interno su cui poggiano i tetti; interessante il soffitto centrale a cassettoni.
Ancora più suggestiva la cinquecentesca Chiesa di Sant’Antonio, che conserva il portale in stile normanno e la torre campanaria a guglia, sontuosa e finemente decorata, oltre a custodire statue lignee e dipinti su tela.
Tra i tanti edifici civili di rilievo meritano attenzione il Palazzo Municipale (ex Oratorio di San Filippo Neri), il Palazzo Stancanelli che si affaccia sulla piazza principale, vero salotto del borgo, e il Palazzo Salvo Risicato sulla via Duomo, recentemente recuperato dal Comune.
A valle del Duomo si conserva Casa Fontana, edificio del ‘700 avvolto da una cortina muraria secentesca che ingloba caratteristiche bucature impreziosite da elementi scolpiti nella pietra arenaria.
Il Teatro Comunale, intitolato al musicista novarese Riccardo Casalaina, presenta dopo il restauro una superba facciata decorata con scorniciati di pietra e, all’interno, tre livelli di palchi sistemati ad anfiteatro.
A 5 km da Novara resiste l’Abbazia di Santa Maria La Noara fondata nel secolo XII da Sant’Ugo Abate sotto re Ruggero, prima edificazione cistercense in Sicilia. In essa sono presenti molti segni dell’architettura specifica dell’ordine dei monaci cistercensi, improntata alla sobrietà.
All’interno sono visibili grandi archi scarni e, accanto all’altare, una porta in pietra, alta, segno della presenza di un antico torrione arabo Fonte:
Festa Patronale:
"Festino di Mezz’agosto", dal 14 al 16, tradizionale processione dell’Assunta, Patrona di Novara, , con la processioni dell’artistico percolo ligneo delle reliquie di S.Ugo Abate compatrono
Eventi Culturali:.
Eventi Gastronomici:
Il piatto tradizionale del festino di mezz’agosto è la pasta ‘ncasciada condita con ragù di vitello e castrato, polpette sbriciolate, melanzane, uova e pan grattato.
Un altro piatto tipico, dal bel nome di lempi e trori (lampi e tuoni), è preparato con fagioli, cicerchia, granoturco, lenticchie e grano bolliti e conditi.
Per robusti appetiti di montagna ci sono i frittui, carne di maiale mista a lardo, lessa insieme a cotiche, trippa, polmone, cuore, fegato dello stesso maiale
Sagra della Maiorchina (settimana di carnevale)
Eventi sportivi:
Curiosità:
Mercati e mostre:
Risorse:
L'artigianato sopravvive ancora grazie alla lavorazione del legno e del rame, metallo con il quale vengono realizzate le famose "quarare" per la cottura della ricotta.
Centri culturali:
Museo Etnografico Piazza Michele Bertolami - Tel. 0941.650954 – 0941.650955
Numeri Utili:
Siti nel Comune:
http://www.novaradisicilia.com
Impianti sportivi:
Campo Sportivo “L. Caliri”
Polivalente Frazione S. Basilio
Polivalente Frazione S. Marco
Campo Tiro a Piattello
Palazzetto dello Sport
Strutture Ricettive:
Noa' di Munafò Antonino Via Nazionale, 410 tel. 333/2345695 - 090/9704271/0941/650974
Sganga Konde' KingVia Nazionale n. 163 tel. 0941/650526 - 338/2696111
Ristorante La Pineta P.zza Michele Bertolami - Tel. 0941-650522
Agriturismo GirasoleContrada Greco - Tel. 0941-650812
Personaggi Illustri:
Sébastien Buemi:pilota automobilisticosvizzero di originiitalianeil cui nonno era nativo di Novara.
Sabato Antonio (Calciatore Inter)
Franco Cucinotta: excalciatorenato a Novara ma cresciuto inSvizzera.
Novara ha dato alla storia numerosi uomini di scienza, poeti, filosofi, musicisti, architetti e scultori.
Sono nati a Novara scultori come i fratelli Di Natale o Salvatore Buemi famoso per le sue statue (alcune delle quali si trovano a Novara di Sicilia) e a cui è stata dedicata una piazza a Lisbona.
Riccardo Casalaina (musicista)
Come si arriva:
Il Comune di Novara di Sicilia, è raggiungibile tramite l'autostradaA20 Messina-Palermo, con uscita-svincolo diFalcone, a circa 20 km dal centro abitato.
Cenni storici:
A cavallo tra le catene montuose dei Peloritani e dei Nebrodi, a circa 675 s.l.m., appoggiato ad un dirupo calcareo, si trova il Comune di Novara di Sicilia.
A sud-ovest il paesaggio si apre sul mar Tirreno che si presenta in un grandioso scenario con lo sfondo delle Eolie mentre dopo aver seguito la SS. 185 e aver superato Sella Mandrazzi si presenta la maestosa sagoma dell'Etna.
Il borgo di Novara è antichissimo.
Alcuni ritrovamenti archeologici, infatti, ed i rilativi studi ne farebbero risalire il primo insediamento al mesolitico.
Le prime case furono costruite accanto alla Rocca del Castello che fu il suo nucleo originario da cui si irradiò il paese.
Le costruzioni del bellissimo Duomo e dell'Abbazia di S. Ugo risalgono al 1100 circa.
Nei primi anni del '900, Novara, era un Comune di 12.000 abitanti che vivevano soprattutto di artigianato e pastorizia.
Nonostante la crisi, costrinse i novaresi ad emigrare in tutto il mondo, ancora oggi la ricchezza e la prosperità del paese è fortemente condizionata dalla tipologia del territorio circostante: i boschi di quercia ed i castagni, i grandi pascoli, la coltivazione di viti, ulivi, mandorli, agrumi e cereali sono il fulcro attorno a cui ruota tutta l'economia novarese.
Novara è famosa anche per i suoi funghi, per la produzione di ottimi formaggi e per le sue nocciole esportate in grande quantità.
Etimologia (origine del nome)
Dal latino medioevale Noara. Potrebbe derivare dal dialetto siciliano nuara (orto) o dal latino novus (nuovo). La specifica fu assunta nel 1862.
Il Comune di Novara di Sicilia fa parte di:
Regione Agraria n. 3 - Alto Fantina e Alto Mela
Il comune è incluso nel club deI borghi più belli d'Italiaossia un'esclusiva associazione di piccoli centri italiani che si distinguono per grande interesse artistico, culturale e storico, per l'armonia del tessuto urbano, vivibilità, servizi ai cittadini etc etc
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