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Venerdì 19 Aprile 2024

San Fratello

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Indirizzo: Via Serpi - 98075 San Fratello (ME)

Telefono centralino: 0941794030 - Fax Municipio:0941794030

Stato: Italia

Regione: Sicilia

Provincia: Messina

Zona: Italia Insulare

Latitudine: 38° 1' 5,16'' N

Longitudine: 14° 35' 56,40'' E

Altitudine: 675 m s.l.m.

Superficie: 67,63 km²

Perimetro comunale:

Comuni limitrofi: AcquedolciCaronia, Cesarò, Militello Rosmarino, Sant'Agata di Militello

Frazioni:

Abitanti: 3.894  (30-04-2012)

Densità: 57,58 ab./km²

Nome di Abitanti: Sanfratellani

Sito Internet: http://www.comunedisanfratello.it

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Codice Fiscale: 84000410831

Codice Istat: 083078

Codice Catasto: H850

Santo Patrono: San Benedetto il Moro

Giorno festivo: 17 Settembre

Descrizione Araldica delloStemma:

Decreti:

Da vedere:

Dal punto di vista turistico, S. Fratello, attrae per il suo paesaggio ricco di bellezze naturali, e per la sua superba posizione sopraelevata, quasi aerea, dominante l'ampio litorale compreso tra Capo d'Orlando e S. Stefano di Camastra.

La maggiore attrattiva turistica è sicuramente il meraviglioso bosco.

Non mancano, però, i beni artistici storici e archeologici che fanno di S. Fratello un centro di sicuro interesse culturale.

Santuario arabo-normanno dei tre Santi Fratelli martiri Alfio, Filadelfio e Cirino

Risale al 1182 e che sorge sulle rovine di un tempio greco in cima al Monte Vecchio prospiciente il centro abitato, nel luogo dove sorgeva nel V-VI sec. a.C. la città greca di Apollonia.

È un luogo solitario, che conserva intatta la suggestione del passato e il fascino di un eremo.  

Il maggiore interesse è costituito dalla cerchia di mura megalitiche e dalle basi di alcune torri distrutte che qui si trovano.

Non mancano inoltre, altri elementi di sicuro valore archeologico che s'intende portare alla luce con gli scavi previsti.

Chiesa di Maria S.S. Assunta

situata nella Piazza del Convento, dalla quale si può ammirare un ampio panorama in cui domina l'imponente Roccaforte.

Il prospetto della chiesa, è povero, stile tipico delle chiese france­scane, e conserva anche all'interno questo carattere essenziale.

Degni di nota per il note­vole valore artistico sono: l'altare-tabernacolo, in legno finemente intarsiato dall'abilità paziente di un francescano, che risale al 1700 circa.

Vi è inoltre, un trittico in argento sbalzato, raffigurante la vita dei Santi protettori.

Altra opera mirabi­le, di Fra Umile da Petralia, è il crocifisso in legno, di evidente stile fiammingo posto sull'altare maggiore.

Convento france­scano,

che nei secoli scorsi fu centro di cultura e motivo di vanto per S. Fratello, fu iniziato a costruire nella seconda metà del 1500 e completato all'inizio del secolo successivo.

Compreso nella struttura del convento vi è il chiostro, di S. Maria del Gesù, poi, è tra i più armonici esemplari di architettura monastica in cui si conservano affreschi seicenteschi di fra' Emanuele da Como degli inizi '600 e rappresenta una rara testimonianza dell'arte barocca sicili­ana.

Chiesa di San Nicolò

Devoti a San Nicola, i Normanni, che durante la loro presenza nel paese diedero impulso all'agricoltura, al commercio e all'arte, la Chiesa è stata tra le prime opere dal loro insediamento che consegnarono alla città,  posta nei quartieri alti dell’impianto urbano, era imponente, qualche secolo dopo, la costruzione del campanile ha completato la sua maestosità.

Attualmente esiste una sola ala di detta chiesa, la cui parte centrale è stata demolita  perché rimasta pericolante in seguito alla frana del 1922 e i cui altari ed alcune tele si trovano nella ricostruita chiesa di S. Nicolò.

Chiesa di Santa Maria delle Grazie

situata all'entrata del paese provenendo dal mare è quella di Maria SS. delle Grazie, questa piccola chiesa dalla struttura molto semplice, si trova situata in un luogo davvero singolare.

Interessante per la struttura esterna, è l'ex battistero del crocifisso di forma ottagonale risalente al 1500, esso sorge su una piazzetta ad archi, sormontati dai ballatoi e le tipiche scale esterne.

Palazzo Mammana

di stile medievale di cui risalta la caratteristica forma a torre e il sottopassaggio a volta.

Anche se la parte del paese più ricca di testimo­nianze storiche è andata distrutta nel 1922 a causa della disastrosa frana, S. Fratello ha ancora molto da offrire a quanti amano i luoghi di montagna e i riti di tradizioni ormai rari. 

Castello di San Filadelfio del XII secolo, distrutto dalle numerose frane.

Area archeologica di Apollonia, antica città sicula

Parco regionale dei Nebrodi, istituito il 4 agosto 1993, con i suoi 86.000 ha di superficie è la più grande area naturale protetta della Sicilia che comprende gran parte del territorio comunale di San Fratello.

Festa Patronale:

Singolare è la festa che si celebra ogni anno il 10 Maggio in onore dei Santi Patroni Alfio, Filadelfio e Cirino, caratterizzata dalla tradizio­nale cavalcata che precede la processione al Santuario Normanno del "Monte Vecchio".

Il 17 Settembre si celebrano i festeggiamenti in onore al Santo Patrono S. Benedetto il Moro; nei tre giorni che precedono i festeggiamenti ha luogo la tradizionale fiera paesana.

Eventi Culturali:

Festa dei Giudei

Durante la settimana santa, si svolge una delle più caratteristiche manifestazioni del folclore religioso italiano chiamata festa dei Giudei particolare unione tra sacro e profano.

Si tratta di una rappresentazione in costume di origine medievale derivante dal dramma sacro, ma con l'aggiunta di componenti profane che fanno pensare ad una confluenza del carnevale pagano nella pasqua cristiana.

La festa si svolge, ininterrottamente, il mercoledì, il giovedì e il venerdì santo di ogni anno.

Qui si ha anche l’unione del dolore per la perdita del Cristo e della fastosità tipica del carnevale.

Una miriade di contadini e pastori si travestono da "giudei" con dei particolari costumi costituiti da giubbe rosse e gialle impreziosite con motivi floreali e ricami e da un cappuccio rosso che ricopre la testa.

Tali costumi ricordano in parte quelli dei soldati romani che flagellarono Gesù e sono di proprietà delle famiglie del posto e sono tramandate da padre in figlio.

Tali "giudei" ripercorrono le vie della città con squilli di trombe, catene minacciose e campanacci in modo allegro con il chiaro intento di distogliere l’attenzione popolare dal dolore per la morte di Gesù Cristo.

Il contrasto ha il suo punto cruciale il venerdì santo, quando il corteo che segue il Crocifisso è disturbato ed interrotto nel suo cammino dall’arrivo festoso dei giudei.

In passato la festa era più irriverente e pericolosa, tanto da proibire la vendita di alcolici.

Eventi Gastronomici:

Eventi sportivi:

Curiosità:

A San Fratello si parla il dialetto sanfratellano, un antico dialetto gallo-italico in cui si riscontrano elementi del piemontese, del ligure, del lombardo, dell'emiliano.

La lingua è dovuta alle origini dell'abitato, sorto nei primi tempi della conquista normanna della Sicilia nei pressi dell'antica città greca di Apollonia, su iniziativa del Gran Conte Ruggero, esponente dei normanni Altavilla e della moglie Adelaide del Vasto, appartenente agli Aleramici, dinastia ligure-piemontese di origini franche.

Per fondare San Fratello, e più in generale per ripopolare la zona dei monti Nebrodi, tra le attuali province di Messina ed Enna, furono impiegati soldati e coloni provenienti dal Nord Italia, in particolare dal Basso Piemonte e la Liguria settentrionale, all'epoca sotto il controllo degli Aleramici, provenienti da un'area i cui limiti massimi, per ragioni linguistiche, si possono racchiudere in un quadrilatero che ha i suoi vertici nelle città di Vicoforte (Cuneo), Mombaruzzo (Asti), Sassello (Savona) e Calizzano (Savona)

Gli abitanti di San Fratello sono sempre stati percepiti come forestieri dagli altri siciliani che li hanno definiti per questo "i lombardi" o "i francisi", ovvero "i francesi" (in sanfratellano i franzais).

Grazie alla posizione di relativo isolamento del borgo situato sui monti Nebrodi, i sanfratellani, e di alcuni paesi inprovincia di Enna, sono quelli che hanno mantenuto più a lungo e in modo più fedele la parlata gallo-italica originaria.

In sanfratellano il borgo di San Fratello viene chiamato San Frareau  o San Frareu[, mentre sanfratellano viene tradotto in sanfrardean .

Mercati e mostre:

Ogni anno si tiene una manifestazione zootecnica "la Rassegna Mercato" curata dall'istituto ippico di Catania e dall'Assessorato Regionale Agricoltura e Foreste, che offre la possibilità di ammirare bellissimi esemplari di razza.

Risorse:

L'attività agricola si basa sulla produzione dell'olio d'oliva a bassa acidità.

Per quanto riguarda l'allevamento, di notevole importanza è quello dei bovini di razza locale dei colore rosso, di notevole resistenza alle malattie, e di grande adattabilità alle avversità ambientali. La ricchezza foraggiera offerta dai pascoli, non serve solo per i bovini ma anche per l'allevamento di ovini, caprini, suini neri dei Nebrodi ed equini che pascolano liberi, sfruttando anche il sottobosco.

L'allevamento dunque, avviene allo stato brado con periodiche transumanze che mediamente si svolgono tra giugno e ottobre.

Di grande rilevanza è l'allevamento equino, con l'importante razza autoctona del cavallo Sanfratellano (indigeno incrociato con arabo), pregevole razza equina discendente dai cavalli normanni che vennero al seguito di Adelaide di Monferrato verso il 1200.

Da queste attività zootecniche, praticate di generazione in generazione con metodi tradizionali, derivano numerosi prodotti tipici locali: formaggi, provole, ricotta ed insaccati. Tali prodotti vantano il grande pregio della genuinità, del buon sapore ed un alto valore nutrizionale.

Esistono piccole aziende che operano nei settori del legno, del marmo, alimentare (produzione di formaggi) e tessile.

Vi sono anche boschi (noccioleti) e pascoli che favoriscono l'allevamento ovino, bovino, suino ed equino.
Una tradizione molto particolare di San Fratello è quella dei coltelli artigianali, tramandata sapientemente di generazione in generazione dai maestri fabbri-maniscalchi del paese: si tratta appunto del coltello tipico "Sanfratellano" che per la sua lavorazione artigianale e la sua tipicità lo si può definire sicuramente tra i coltelli artigianali più utilizzati e conosciuti di tutta la Sicilia e non solo.

La loro caratteristica principale oltre al manico in corno bovino tipicamente siciliano, è la parte in metallo tra la lama e il manico.

Il tradizionale coltello sanfratellano può avere anche la lama mozza.

Centri culturali:

Museo Etno Storico Antropologico della cultura dei Nebrodi "Ermenegildo Latteri", ubicato nel quartiere greco-normanno.

Biblioteca "Benedetto Craxi", biblioteca comunale, parte integrante del convento Francescano è la celebre biblioteca comunale del 1500, inte­stata oggi al Prof. Benedetto Craxi, nonno del celebre politico che contie­ne circa 3000 volumi fra i quali rari e preziosi codici.

Numeri Utili:

Siti nel Comune:

Impianti sportivi:

Strutture Ricettive:

Albergo Ristorante “Minerva”

Via S.Latteri

0941/794120

Albergo Ristorante “Rifugio del Parco”

C/da Muto 

366/3544884    366/3544760

Ristorante Pizzeria “Il Cerro”

C/da Passo dei Tre

0941/799253    338/3684931

Cooperativa Spazi Verdi

C/da Ciccaldo  

0941/799253    339/6392355

Rosticceria Tavola Calda “La Rotonda”

P.zza Federico II

348/8672885  

Agriturismo “San Benedetto”  

C/da San Benedetto

0941/794050    388/3448110

Agriturismo “Il Vento dei Tre Santi”  

C/da Scalonazzo 

347/5540911   

B & B "Biundo Giuseppe",

c.da Colonna

  1. 0769765

Personaggi Illustri:

San Benedetto il Moro (San Fratello, 1524 circa - Palermo, 1589), monaco e santo Italiano, anche noto come San Benedetto da San Fratello, viene venerato come santo dalla Chiesa Cattolica.

Nel 1652 fu eletto dal Senato di Palermo tra i santi patroni della città, e nel 1807 fu canonizzato da papa Pio VII dopo un lunghissimo processo; è il primo santo nero canonizzato con regolare processo canonico.

Domenico Giovanni Candela (San Fratello, 1541 - 1606), gesuita dal 1564, per oltre 35 anni ricoprì incarichi di governo tra la Sicilia e Napoli all'interno dell'ordine.

Giuseppe Caiola (San Fratello, 1633 - Palermo, 1701), predicatore gesuita, generale della Compagnia di Gesù in Sicilia.

Ferdinando Tetamo (San Fratello, 1725 - 1784), dotto letterato e scrittore; promotore della ricostruzione del paese dopo la frana del'700.

Luigi Vasi (San Fratello, 1829 - San Fratello, 1902), sacerdote, storico e linguista.

Giuseppe Ricca Salerno (San Fratello, 1849 - San Fratello, 1912), professore di scienza delle finanze all'università di Pavia ed economia a Modena e Palermo, padre di Paolo Ricca Salerno.

Antonino Di Giorgio (San Fratello, 1867 – Palermo, 1932), generale e politico italiano; ministro della guerra nel periodo fascista.

Benedetto Rubino, (San Fratello, 1884 - Acquedolci 1958), scrittore e antropologo.

Paolo Ricca Salerno (San Fratello, 1889 - Acquedolci, 1951), economista e professore universitario.

Saverio Latteri (Palermo, 1895 - Palermo, 1963), medico e docente universitario.

Cirino Scaglione (San Fratello, 1896 - Acquedolci, 1945), ingegnere, politico e poeta.

Filadelfio Caroniti, (San Fratello, 1906 - 1979), politico e deputato italiano.

Vincenzo Consolo (Sant'Agata di Militello, 1933 - Milano, 2012), scrittore siciliano che ha usato nelle sue due opere "Sorriso" e "Lunaria" il dialetto sanfratellano.

Benedetto Craxi, detto Bettino (Milano, 1934 – Hammamet, 2000), politico italiano, il cui nonno paterno era originario di San Fratello.

Al Pacino (New York, 1940), noto attore statunitense, i cui nonni paterni erano originari di San Fratello.

Benedetto Di Pietro (San Fratello, 1942), poeta e scrittore.

Ferdinando Latteri (Palermo, 1945 - Catania, 2011), politico, medico e docente italiano. Magnifico rettore dell'Università degli studi di Catania, deputato al Parlamento Italiano.

Ivan Ghitti (Nato a Milano il 4 maggio 1973 da madre originaria di San Fratello), Vice Brigadiere dei Carabinieri, caduto il 12 novembre 2003 a Nassirya, insignito di Croce d’Onore “alla memoria” a cui è stata intitolata la Caserma Carabinieri di Acquedolci.

La salma di Ivan Ghitti è stata trasferita nel cimitero di San Fratello per volontà della famiglia.

Come si arriva:

Da Catania:

In auto , percorrendo la superstrada Adrano – Bronte, proseguire per Cesarò quindi la S.S. 289;

In pullman  - ditta  ISEA con partenza  da Piazza Sicilia,    ore 13.45

Da Messina:

In treno, scendere alla stazione di S. Agata Militello, e proseguire in pullman di linea giornaliera della Ditta  Camarda  &  Drago;

In auto, autostrada A20, uscita allo svincolo di S. Agata Militello, proseguire S.S. 113 direzione Palermo e S.S. 289;

In pullman della Ditta Camarda & Drago  vicino alla stazione ferroviaria;

Da Palermo:

In treno scendere alla stazione di S. Agata Militello e proseguire in pullman di linea giornaliera della Ditta Camarda & Drago;

In auto, Autostrada A 20, uscita svincolo di S. Agata Militello proseguire sulla S.S. 113 direzione Palermo e S.S. 289.

Cenni storici:

In un bellissimo sito dominante un ampio tratto del Mar Tirreno si erge S. Fratello; centro agricolo dei Nebrodi compreso fra i torrenti Furiano ed Inganno.

La cittadina è situata a ridosso di una rupe costituente i ruderi del castello di Turiano, a circa 700 m./s.m.

Il nome di S. Fratello si suole far risalire ai Santi protettori Alfio, Filadelfio e Cirino, tre Santi Fratelli che avevano subito il martirio a Lentini nell'anno 263 e i cui resti mortali furono trafugati da S. Tecla e poi custoditi nella rocca di Dèmena, sopra S. Fratello. 

Le reliquie riportate alla luce nel periodo normanno vennero trasfe­rite nella Chiesa Madre, dove sono devotamente custodite, in una cassa d'argento.

  1. Secondoalcuni studiosi il nome Dèmena, trasformatesi nel tempo in Dèmone, non piacque agli abitanti che,intendendo onorare la memoria dei Santi Fratelli lo cambiarono in San Filadelfio, alteratesi poi nella pronuncia locale in S. Fratello.

Questo ultimo non sarebbe soltanto l'erede della Dèmena medievale ma pure dell'antica città sicula di Apollonia, una delle tante località vittime delle incursioni di Verre e che Cicerone trovandosi in Sicilia in qua­lità di questore ricorda nel 3° libro delle Verinae.

L'attuale cittadina è stata fondata da una colo­nia di Lombardi, a seguito di Adelaisa di Monferrato, terza moglie del Conte Ruggero.

Testimonianza di tale origine ne è il dialetto locale: un ibrido di parlata provenzale e lombar­da con costrutti neo-latini e che differisce da tut­ti gli altri dialetti della Sicilia, essendo esso una lingua a parte, caratterizzata da un vocabolario che è lingua parlata e scritta.

Ne è un esempio la poesia seguente: - L'innamorato -

Malerba hiea trai hiegn chi diliria,

E quasi stea niscain pazz;

Rau si 'nchierriha sin ghi parta meanch un dazz.

Quan painsa, abrama, cieng e suspira,

Stea adivintain 'na chierta di strazz;

E sin ghi dean alla Cadulauliva,

Tutt Terranuova ù tien a mazz,

 Malerba è tre anni che delira,

e quasi quasi sta uscendo pazzo;

egli per sposarsi la Cadulauliva,

non si preoccupa se non gli porta neppure un laccio (dote).

Quando (la) pensa, grida, piange e sospira,

sta diventando una carta da straccio;

e se non gli danno (in sposa) la Caciulauliva,

tutto Terranova (quartiere locale) (egli) lo tiene a mazzo

(Malerba tiene in apprensione tutto il quartiere dove abita).

 Accanto alle risorse culturali, artistiche e folkloristiche che caratterizzano fortemente i costumi e gli usi del centro sanfratellano, assu­me notevole interesse il vasto patrimonio ambientalistico, costituito essenzialmente dal bo­sco, che si estende per gran parte degli 80 Km2 del comprensorio comunale e che occupa un'area centrale del Parco dei Nebrodi.

Il prezioso patrimonio floristico e faunistico della zona costituisce senz'altro una fonte di interesse turistico per l'impareggiabile e fitta vegetazione che si presenta alla vista dei visitatori.

Percorrendo la S.S. 289 ci si trova immersi in un vario e ricco scenario boschivo costituito da querce, sugheri, cerri, olmi e faggi.

Questi luoghi oltre alla possibilità di interessanti escursioni offrono mete ideali per il campeggio, dando inoltre la possibilità di ammirare i sugge­stivi scenari dell'Etna fumante, delle vallate e delle pendici; ricche di vegetazione di un verde rigoglioso e multicolore nella stagione autunnale ed un panorama fantastico, uniformemente innevato durante il periodo invernale. Bellissimo è pure lo scenario di immutata natu­ralezza costituito dai due specchi d'acqua del Maulazzo e del Biviere che si trovano alle pen­dici del Monte Soro ( 1847 m./s.m. ) raggiungibili anche in auto.

Inoltre non si può sfuggire al fascino di certi ambienti pastorali testimonianza di un'economia basata essenzialmente sull'allevamento bovino

Il Territorio

Dalle quote più basse (300 mt s.l.m.) a quelle più alte (1.800 mt s.l.m.) si osserva un graduale cambiamento della vegetazione, dovuto alla presenza di diverse specie arboree ed arbustive. Le aree non ricoperte da boschi sono destinate al pascolo di bovini, ovini, caprini e dei cavalli sanfratellani che vivono allo stato brado.

Il territorio di San Fratello è caratterizzato da colture agrarie, in ampi tratti collinari insistono piccoli vigneti e diversi frutteti di minore interesse economico a carattere familiare e tradizionali colture di oliveti.

Il bosco di San Fratello ricade nel Parco dei Nebrodi, ed è attraversato dalla SS 289, la caratteristica particolare del Bosco è che si conserva nella quasi sua totalità allo stato naturale ed è di particolare bellezza il paesaggio che si presenta agli occhi del visitatore.

Il bosco oggi ospita nel suo habitat naturale volpi, gatti selvatici, istrici, martore, tartarughe terrestri e diverse specie di uccelli. 

Durante le escursioni naturalistiche attraverso questi boschi, è possibile raccogliere funghi nel periodo autunnale e frutti di bosco nel periodo estivo.

Nelle zone più basse ricco di uliveti, la pianta arborea sempre verde alta sino a 10 metri, con chioma ampia, arrotondata e leggera introdotta in Italia ed in Sicilia da antichissime popolazioni che, adattatosi al clima mediterraneo, viene coltivato per la produzione delle olive e dell'olio

Etimologia (origine del nome)

Attestato con il nome di Sanctus Philadelphus, dal greco Philadelphos.

Il nome attuale si riferisce ad uno dei tre fratelli Filadelfio, Alfio e Cirillo che morirono martiri sotto l'imperatore Valeriano.

Il Comune di San Fratello fa parte di:

Regione Agraria n. 4 - Montagna litoranea dei Nebrodi

Parco dei Nebrodi

Il Comune fa parte del Movimento Patto dei Sindaci dal 2012.

Fonte:

http://www.comunedisanfratello.it

http://it.wikipedia.org/wiki/San_Fratello

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