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Martedì 7 Maggio 2024

Sant'Agata di Militello

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Indirizzo:Via Medici, 299 – 98076 Comune di S. Agata di Militello (ME)

Telefono centralino: 0941702754 - Fax Municipio: 0941702754

Stato: Italia

Regione: Sicilia

Provincia: Messina

Zona: Italia Insulare

Latitudine:38° 4' 7''N

Longitudine: 14° 38' 4''E

Altitudine: 30 m s.l.m.

Superficie: mq. 34.081.488

Perimetro comunale: m. 32.927

Comuni limitrofi: Acquedolci, Militello Rosmarino, San Fratello, Torrenova 

Frazioni:

Abitanti: 13.060

Densità: 389,61 ab./km²

Nome di Abitanti:Santagatesi 

Sito Internet:  www.comune.santagatadimilitello.me.it

@:

Codice Fiscale: 84000470835

Codice Istat: 083084

Codice Catasto: I199

Santo Patrono: San Giuseppe 

Giorno festivo: 19 marzo

Descrizione Araldica dello Stemma:

d'argento alla torre rossa, merlata alla ghibellina, sormontata da un albero di limone avente quattro frutti d'oro e fondata sul mare d'azzurro recante un pesce d'argento munito di alette d'oro.

Ornamenti esteriori da Comune - Gonfalone: drappo troncato di azzurro e di bianco

Decreti:

Da vedere:

Il castello Gallego eretto el 1632 per volontà di Jeronimo Calega di Spagna e che passò, poi, ai principi Lanza Scalea di Trabia.

Articolato intorno ad un'alberata corte quadrata, ingloba le torri cilindriche di età medievale. Sull'ampio prospetto ornato da classici finestroni, si apre il fornice d'ingresso, difeso in passato da ponte levatoio.

Dal cortile si accede agli ambienti destinati a scuderie, magazzini ed abitazione dei servi. Da una scala a chiocciola si sale al piano nobile, con gli appartamenti del principe, da cui si accede alle torri e ai terrazzi.

Il possente edificio dalle severe linee architettoniche, sorge su una altura rocciosa, guardando da un lato il centro cittadino e dall'altro un ampio arco di costa.

Attorno ad esso venne a formarsi un abitato di pescatori e contadini.

Chiesa Madre del 1842, dedicata a San Giuseppe e a Santa Maria del Carmelo che ha al suo interno pregevoli opere in legno del Bagnasco ed importanti affreschi ottocenteschi.

Di notevole rilevanza storica sono i diversi palazzi gentilizi presenti. Costruiti intorno la metà del diciannovesimo secolo dalle famiglie aristocratiche della zona, quali gli Zito discendenti dai conti di S. Marco, i Faraci baroni del Prato,i nobili, Gullotti e Cardinale. Gli Zito edificarono i loro palazzi nel quartiere della chiesa madre, i Faraci in via Roma, i Gullotti, Cardinale e Ciuppa sulla Via Nazionale. Tutti questi edifici presentano al loro interno pregevoli stucchi tardo barocco e liberty.

Festa Patronale:

Eventi Culturali:.

Eventi Gastronomici:

Eventi sportivi:

Curiosità:

Non manca, come buona regola siciliana, la leggenda sulla fondazione della cittadina a seguito di un fatto prodigioso, che vide alcuni pescatori catanesi scampare ad un terribile naufragio ed edificare, per voto, un centro intitolato alla loro santa patrona.

Mercati e mostre:

Fiera del bestiame, di grande richiamo, che si svolge a novembre e raccoglie, tradizionalmente commercianti provenienti da tutto il comprensorio dei Nebrodi.

Risorse:

Fiorente è poi l'attività agricola (agrumi, alberi da frutta, uva, ulivi) e la pesca supportata da una presenza di pescherecci che è la più numerosa in tutto il tratto costiero che va da Milazzo a Cefalù.
Esistono, poi, alcune fabbriche artigianali di calzature, pelletterie e un pantalonificio.

Redditizio è il commercio reso fiorente dall'esportazione degli agrumi a dall'industria ittica.

Tra le attività principali rilevante è l'industria connessa alla lavorazione del marmo che si estrae dalle cave di San Marco d'Alunzio, che essendo di una qualità molto pregiata, viene denominata "Rosso S. Agata".

Centri culturali:

Museo etnoantropologico dei Nebrodi che presenta delle sezioni dedicate al lavoro contadino, alla pastorizia, al lavoro femminile e al folclore religioso

Pinacoteca d'Arte Contemporanea inaugurata nel 2011 e dedicata a Nino Franchina

Numeri Utili:

Siti nel Comune:

Impianti sportivi:

Campo di calcio

Strutture Ricettive:

Personaggi Illustri:

Come si arriva:

Cenni storici:

La storia cittadina si sviluppa attorno alla "Torre della Marina", una struttura d'avvistamento costiero edificata nel XIII secolo per servire la medievale Militello Valdemone.

Nella seconda metà del Cinquecento quando i viceré spagnoli incaricarono i Camiliani di fare la ricognizione dei litorali la torre fu giudicata insufficiente e vi fu aggiunto un "fortino".

Signori della città furono gli appartenenti alla famiglia d'origine aragonese dei Gallego che edificarono il Castello costruito sul feudo della "marina".

Nel 1573 in concomitanza con l'edificazione nacque il primo nucleo abitativo su cui la famiglia Gallego ottenne la signoria.

Nel secolo XVII il borgo di Sant'Agata era compreso fra le terre baronali appartenenti al principe di Militello, il quale nel 1627, assunse anche il titolo di Marchese di Sant'Agata.

Nel 1628 don Vincenzo Gallego ottenne la licenza di edificare il palazzo intorno alla torre e nel 1663 suo figlio Luigi, nominato Marchese e poi Principe di Sant'Agata, fece costruire il castello, a presidio della costa, per concessione del re Filippo IV che nel 1657 gli concesse la licenzia populandi per promuovere il futuro insediamento urbano del piccolo borgo marinaro attorno ad esso.

Nel 1820 l’ultimo dei signori vendette titolo e terre al Principe di Trabia, ma nello stesso secolo i privilegi feudali decaddero.

Un consistente incremento demografico si ebbe però soltanto in seguito all'autonomia amministrativa ottenuta nel 1857 e alla costruzione della strada rotabile Palermo-Messina.

All'inizio del '900 rivestì un'importanza fondamentale la costruzione della ferrovia e numerosi furono gli interventi che ne favorirono lo sviluppo.

Importante centro turistico - commerciale interamente affacciato sul Tirreno, S. Agata di Militello sorge a metà strada tra Messina e Palermo.

Si crede che il nome S. Agata sia stato dato al borgo da alcuni pescatori catanesi insediatisi in questo territorio in onore della loro Patrona.

Nel secolo XVII il borgo di S. Agata era possesso del principe di Militello che nel 1627 assunse anche il titolo di Marchese di S. Agata.

Dal 1857, data in cui S. Agata si staccò da Militello Rosmarino divenendo Comune autonomo, il piccolo comune si è trasformato in un grosso centro di notevole rilievo economico.

Etimologia (origine del nome)

Si riferisce alla santa a cui è intitolata la chiesa del paese. La specifica è riferita alla vicina Militello.

Il Comune di S. Agata di Militello è:

Località balneare segnalata con due vele nella Guida Blu di Legambiente

Il Comune di S. Agata di Militello fa parte di:

Regione Agraria n. 4 - Montagna litoranea dei Nebrodi

Parco dei Nebrodi

Fonte:

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