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Martedì 23 Aprile 2024

Piraino

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 Indirizzo: Via Dante Alighieri, 1- 98060 Piraino (ME)

Telefono centralino:  0941585123  Fax Municipio:0941585122

Stato: Italia

Regione: Sicilia

Provincia: Messina

Zona: Italia Insulare

Latitudine: 38° 9' 42,12'' N

Longitudine: 14° 51' 48,24'' E

Altitudine: 415 m s.l.m

Superficie: 16,97 km²

Perimetro comunale:

Comuni limitrofi: BroloGioiosa Marea, Sant'Angelo di Brolo

Frazioni e località: Salinà - Acquarancio, Airone, Bonavia, Calanovella, Calascì, Colla, Contrada Lacco, Fiumara, Forno, Forno Alto, Gallo, Iannello, Iliti, Lago, Leomandri, Madonna del Lume, Mella, Merca, Niruzzica, Oceri, Pallotta, Passoforno, Piano Roda, Pipi, Piraino Mare, Policara, San Biagio, San Costantino, San Leonardo, Sant'Arcangelo, Sant'Ignazio, Scianini, Serromaio, Serromartini, Terrazze, Zappardino

Abitanti: 909 abitanti(01/01/2013 - Istat)

Densità: 230,36 ab./km²

Nome di Abitanti: Pirainesi

Sito Internet:  www.comune.piraino.me.it

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Codice Fiscale:86000450832

Codice Istat: 083068

Codice Catasto:G699

Santo Patrono: San Giuseppe

Giorno festivo: Primo martedì dopo Pasqua

Descrizione Araldica dello Stemma:

Blasonatura del Gonfalone: Drappo in azzurro

Decreti:

Da vedere:

Convento di San Francesco (XVII sec.)

Piraino, città dalla probabile origine saracena, ha una storia ricca di gloria come testimoniano i suoi sontuosi monumenti, le chiese, le torri e i palazzi baronali.

L'inizio dell'abitato è caratterizzato dal Convento di San Francesco dei Frati Minori Osservanti, sicuramente uno dei simboli del paese.

L'edificio, costruito tra il 1604 e il 1614, conserva alcune celle, parte delle mura perimetrali e il bellissimo e sorprendente cortile chiuso delimitato da portici con colonne, in roccia arenaria elegantemente scolpita, adornate da capitelli.

La galleria accoglieva pregevoli affreschi in parte occultati poichè il chiostro è stato invaso dalla costruzione del Cimitero.

La chiesa annessa risale al Seicento e ha subito nel corso degli anni varie modifiche. L'interno, decorato da stucchi di pregevole fattura rappresentanti foglie, fiori e piccoli bambini, conserva uno splendido altare in marmo dalle preziose sfumature dai diversi colori. L'altare è sovrastato da un'edicola sostenuta da quattro colonne dalle originali forme artistiche.

Completano l'arredo del tempio delle delicate e notevoli tele del Settecento oltre a una deliziosa statua prodotta in marmo pregiato raffigurante la Madonna della Neve, opera della scuola dello scultore palermitano Antonello Gagini (1478-1536).

Chiesa del Rosario 

la più orientale, riedificata nel 1635, conserva ancora il campanile cinquecentesco.

All'interno, dal bel soffitto ligneo a cassettoni con rosoni in stile bizantino-normanno si trova un singolare altar maggiore in legno dipinto a motivi floreali (prima metà del XVII sec.) con una serie di medaglie lignee applicate: raffiguranti i Misteri del Rosario; al centro dell'altare, il gruppo ligneo della Madonna con Santi. 

Chiesa della Catena

eretta nella seconda metà del XVII sec., dove si svolsero le prime elezioni dopo l'unità d'italia. Conserva i begli affreschi, bizantineggianti, ritrovati nella Chiesa della Badia. 

Chiesa di S. Caterina d'Alessandria di origini cinquecentesche ma rimaneggiata nel XVII sec. Al suo interno, l'altare ligneo è decorato a motivi floreali. Il pilastro a destra dell'altare è ornato da un bassorilievo raffigurante S. Caterina che schiaccia l'infedele. 

Chiesa di S. Caterina d'Alessandria (XVI sec.)

di origini cinquecentesche ma rimaneggiata nel XVII sec. Al suo interno, l'altare ligneo è decorato a motivi floreali. Il pilastro a destra dell'altare è ornato da un bassorilievo raffigurante S. Caterina che schiaccia l'infedele. 

Palazzo Ducale ubicato nella piazza del Baglio, che deve il suo nome al baglio che dà accesso, ai locali di abitazione, fatto costruire dai Lancia (XV-XVI sec.).

Torre Saracena o Torrazza (X sec.), dalla cui terrazza si gode uno splendido panorama su Capo d'Orlando e sui tetti del paese che si allunga ai suoi piedi.

La torre faceva parte di un sistema di avvistamento che partendo dalla cinquecentesca Torre delle Ciavole, posta lungo la costa, comunicava con la Guardiola noto come posto di guardia, gode di uno stupendo panorama con le isole Eolie.

Resti del Castello feudale,

Festa Patronale:

Eventi Culturali:.

Eventi Gastronomici:

Eventi sportivi:

Curiosità:

Mercati e mostre:

Risorse:

L'attività prevalente è l'agricoltura (olive, uva, agrumi, nocciole e mandorle).

Esiste inoltre un maglificio e due aziende artigianali per la lavorazione degli agrumi e per la trasformazione dell'uva.

Centri culturali:

Numeri Utili:

Siti nel Comune:

Impianti sportivi:

Strutture Ricettive:

Personaggi Illustri:

Come si arriva:

Auto: Autostrada A20; svincolo di Patti o Brolo; SS 113

Treno: Stazione ferroviaria di Gioiosa Marea o Patti

Autobus: Frequenti collegamenti giornalieri con Messina

Cenni storici:

Piraino sorge su un caratteristico colle a picco sul mare tra i promontori di Capo Calavà e Capo d'Orlando e sulla destra della fiumara di S. Angelo di Brolo.

Fu fondato dagli Arabi nel sec. IX e appartenne ad alcune famiglie feudali: ai Lancia dal sec. XIII al sec. XV, a Vincenzo Denti e all'Averna, il quale fu duca di Piraino dal 1656.

Tra i monumenti di interesse architettonico spiccano: la Torre Saracena, la Torre delle Ciavole (Gliaca di Piraino) la chiesa Madre (sec. XVI), ove all'interno, nei sotterranei, vi sono mummificati alcuni monaci, ed il santuario di S. Caterina. Anticamente, per la sua bellezza, e per il suo clima, Piraino veniva definito: la "perla del Tirreno".

Secondo la tradizione, il nome Piraino deriverebbe dal nome del ciclope che viveva su quella collina, Piracmone, e che, sempre secondo la tradizione, avrebbe costruito il primo nucleo abitato in quella zona, intorno all'827 a.C. Fin qui la leggenda.

Per quanto riguarda invece le fonti storiche, le prime prove sull'esistenza di Piraino sono da collocarsi temporalmente intorno l'epoca della dominazione greca nell'isola (quindi intorno al VI secolo a.C.).

Da qui in poi, Piraino subì la stessa dominazione che toccò al resto della Sicilia: Romana, Barbara, Bizantina, Saracena. Proprio durante la dominazione saracena, ed esattamente nel 967 d.C., per ordine dell’emiro Ahmod, venne dato inizio alla costruzione della Torre Saracena (tutt’oggi intatta) e delle mura del paese, mentre le varie chiese, prima cristiane, vennero tutte trasformate in moschee.

Durante la dominazione normanna, Piraino fu probabilmente trasformata in semplice terra demaniale, sotto il diretto controllo dello Stato.

Grazie al matrimonio di stato fra Enrico VI, figlio dell'imperatore Federico Barbarossa, e Costanza d'Altavilla, figlia di Ruggero II, anche Piraino, passò sotto la dominazione sveva.

Fu in questo periodo che l'imperatore Federico II concesse il paese in feudo ai Lancia, marchesi del Vasto e del Monferrato.

Tale concessione avvenne grazie al matrimonio che, nel 1246, Federico II stesso, aveva contratto con Bianca Lancia, figlia di Bonifacio, Conte di Agliano.

Durante il decennio che vide la lotta fra Svevi e Angioini, i Lancia combatterono in difesa della famiglia Sveva, e per questo, dopo l'avvento al potere dei signori d’Angiò, vennero confiscati loro tutti i beni, che riebbero solo dopo la guerra del Vespro, nel 1282, e cioè con l'avvento degli Aragonesi in Sicilia. Inoltre Giovanni d'Aragona, fratello di re Federico III, ed Infante d’Aragona, prese in moglie una figlia di Pietro Lancia.

Sempre durante il regno degli Aragona, Piraino dovette subire le incursioni degli arabi, ed in una delle quali, guidata, nel 1544, dal pirata araboKhayr al-Din (Ariadeno) Barbarossa, venne ucciso a colpi di scimitarra, l'Arciprete di rito ortodosso Giovanni Maria Scolarici, mentre tentava la fuga dal paese per salvare, non solo se stesso, ma, soprattutto, le sacre particole dalle mani degli infedeli. L’evento è tutt’oggi ricordato nel paese durante il periodo estivo, dove viene inscenato proprio l’arrivo dei Saraceni a Piraino. Il tutto in abiti d’epoca.

L’attacco del Barbarossa fu così grave da causare la mancanza di sacerdoti di rito ortodosso nella zona, la cui eredità spirituale fu presa in custodia da quelli di rito romano nel 1576. Il 27 settembre 2009 la Chiesa Ortodossa in Italia ha proclamato santi padre Giovanni Maria Scolarici e suo figlio Giuseppe.

Durante il periodo di dominazione spagnola dell’isola, e più specificatamente, nel 1627, il feudo di Piraino passò sotto il controllo di Vincenzo Denti, il quale, nel 1656, per privilegio del re Filippo IV di Spagna, ottenne il titolo di Duca.

Piraino dunque, da semplice feudo, era diventato un Ducato.

La residenza dei Denti era il Palazzo Ducale, che esiste ancora oggi, sebbene fatiscente, e proprio sulla facciata frontale si possono ancora ammirare la meridiana e lo stemma ducale, simbolo del potere dei Denti.

Etimologia (origine del nome)

Secondo alcuni studiosi deriva dal siciliano piru, ossia "pero", da cui derivò pirainu (pero selvatico).

Il Comune di Piraino fa parte di:

Regione Agraria n. 8 - Colline litoranee di Patti

Consorzio Turistico Costa Saracena

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