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Martedì 7 Maggio 2024

Sant'Alessio Siculo

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 Indirizzo: Via Municipio – 98030 S. Alessio Siculo (ME)

Telefono centralino: 0942.751036

Fax Municipio: 0942.750916

Stato: Italia

Regione: Sicilia

Provincia: Messina

Zona: Italia Insulare

Latitudine: 37° 55' 32,16'' N

Longitudine: 15° 20' 59,64'' E

Altitudine: 15 m s.l.m.

Superficie: 6 km²

Perimetro comunale:

 Comuni limitrofi: Casalvecchio Siculo,Forza d'Agrò,Santa Teresa di Riva,Savoca

 Frazioni e località: Lacco, Sant'Alessio Village, Santa Margherita

 Abitanti: 1.536 (30-11-2011)

Densità: 256 ab./km²

Nome di Abitanti: Santalessesi

Sito Internet:  http://www.comune.santalessiosiculo.me.it/

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 Codice Fiscale:00347890832

Codice Istat: 083085

Codice Catasto:I215

 Santo Patrono: Madonna del Carmelo

Giorno festivo: 16 luglio

Descrizione Araldica dello Stemma:Blasonatura del Gonfalone drappo di bianco bordato di azzurro

Decreti:

Da vedere:

Chiesa Madonna del Carmelo

Castello di Sant'Alessio Siculo sorge sul promontorio roccioso noto come "Capo Sant'Alessio", all'interno del comune di Sant'Alessio Siculo, in provincia di Messina.

Il "capo" è l'unico promontorio a sorgere lungo la fascia costiera ionica tra Messina e Taormina, per questa ragione ha rivestito, e riveste tuttora, un ruolo importante dal punto di vista strategico; tutti gli eserciti storicamente presenti in Sicilia hanno contribuito, in fasi successive, all'edificazione del castello sulla sua sommità.

Il castello si compone di due torrioni, uno a pianta rettangolare e uno a pianta circolare, e di un muro di cinta.

I due torrioni sorgono su due picchi situati all'estremità del promontorio, a strapiombo sul mare.

Il torrione circolare sul picco lato monte, il torrione a base rettangolare sul picco lato mare.

Il promontorio, già noto in epoca greca come Arghennon Akron( Argenteo Capo), veniva chiamato Promontorium dai romani, che vi edificarono per primi una fortificazione.

Durante la battaglia traOttavianoe Pompeo(36 a.C.), il castello avrebbe ospitato lo stesso Pompeo.

Nell'atto di donazione con il quale Ruggero II, nel 1117, concesse le terre di Forza d'Agrò al monastero basiliano annesso alla Chiesa dei Santi Pietro e Paolo d'Agrò, compare l’iscrizione "Scala Sancti Alexi" in riferimento al promontorio.

Durante ilmedioevoForza d'Agrò fu centro di non secondaria importanza, e il territorio della odierna (e allora pressoché inesistente)Sant'Alessiovi apparteneva.

La costruzione del castello vero e proprio avvenne in questi anni per iniziativa di Alessio I Comneno, nell'ambito delle guerre condotte da Bisanzio contro i Normanni e i Turchi.

In seguito il castello appartenne agliArabi. In questi periodo il promontorio fu noto comeAd Dargah(La Scala).

In epoca normanna furono realizzate significative modifiche strutturali che portarono la fortificazione ad assumere la forma odierna.

La fortezza ospitòCarlo V(1500-1558) reduce dallapresa di Tunisidel 1535. Nel 1608 il castello venne acquistato, con la relativa baronia, da don Francesco Romeo da Randazzo.

In seguito passò alla famiglia Paternò-Castello.

Nel 1676, durante la contesa tra francesi e spagnoli, divenne il deposito di viveri della città di Messina.

Agli inizi dell'Ottocento gli Inglesi, per difendere la costa dagli attacchi dei Francesi, provenienti dalla Calabria, ristrutturarono la fortezza costruendo la cinta muraria esterna.

Nel 1900 il castello fu acquistato da Giovanni Impellizzeri.

Dall'area antistante il castello si dipartono due gallerie sotterranee che scorrono sotto di esso e terminano in due aperture sulle pareti rocciosa, una lato Messina, una lato Taormina.

Qui, nel corso dellaseconda guerra mondiale, le truppe di occupazione tedesche posizionarono due batterie diartiglieria.

Attualmente gli edifici che compongono la fortificazione sono chiusi al pubblico, e in parte diroccati.

 Sulle pendici montuose delCaposono ancora visibili i resti di fornaci utilizzate per il trattamento della calce.

Nel quartiere della Madonna del Carmelo si trova una chiesa risalente anch'essa al periodo normanno. Sempre nella stessa zona, come anche in altre, sono presenti edifici residenziali antichi, in parte abbandonati.

 U quarteri i menzu"

Dell' antico quartiere rimangono ormai pochi resti tra i quali degno di nota è il caratteristico Portale risalente al XVIII secolo.

L' antica porta d' accesso al quartiere si apre su una struttura muraria conservatasi solo in parte che presenta sulla sommità un pregevole motivo a volute.

Sull'arco in pietra arenaria si trova ancora incisa sulla chiave di volta scolpita artigianalmente la data dell' anno della sua costruzione il 1770.

Ai piedi del portale è ancora visibile un caratteristico "scifo" per l' abbeveraggio degli animali scolpito rozzamente in un singolo blocco di pietra.

 Le Fornaci

Con la fine della seconda guerra mondiale anche nel paese di S. Alessio si verificò quel periodo di rinascita economica che caratterizzò la storia dell' Italia del dopoguerra.

L' espansione del centro abitato coinvolse tutti i quartieri indistintamente: la pesca e l'agricoltura continuarono ad essere le attività di primaria importanza, alle quali si affiancava una sempre più fiorente produzione di "Calce Idraulica", come è testimoniato tutt'oggi dai resti, quasi tutti in stato di totale abbandono, delle numerose Fornaci disseminate lungo tutto il costone roccioso del Capo S. Alessio.

 Festa Patronale:

Di grande suggestione è la Festa Patronale dedicata alla Madonna del Carmelo, per la quale anticamente i pescatori riservavano una parte  del ricavato, da spendere in occasione della ricorrenza.

 Eventi Culturali:

Per diversi anni è stato rappresentato il Presepe Vivente in occasione delle festività natalizie.

Eventi Gastronomici:

Eventi sportivi:

Impianti sportivi:

Curiosità:

Già laureato in Giurisprudenza nel 1961, un avvocato originario di Sant’Alessio Siculo, Carmelo Puglisi, ha conseguito una laurea in Storia presso l’Università di Messina, alla veneranda età di 85 anni, adesso è il laureato triennale più anziano nella storia dell’ateneo peloritano e il secondo in Italia.

L'11 luglio del 1999, grazie all'impegno, unito alla passione dei due proprietari, di 4 pasticcieri e, di 2 collaboratori è stata creata una pignolata di 464,25 kg raffigurante  il Capo di S.Alessio.

Mercati e mostre:

Risorse:

L'economia di S. Alessio si basa quasi esclusivamente sulla pesca e sull'agricoltura che produce in particolare olive, uva e agrumi.

La bellezza del luogo ha contribuito al suo sviluppo rendendolo attualmente un centro di notevole richiamo turistico.

 Centri culturali:

Villa Genovesi, detta anche “Villa del gallo” in virtù di un galletto di ferro che domina la torretta circolare, è stata costruita alla fine del 1800. Dopo il restauro, (veniva inaugurata il 10 marzo del 2002), oggi è un polo di notevole interesse artistico-culturale.

Numeri Utili:

Guardia Medica: +39 0942.751556 +39 0942.751019

Farmacia: +39 0942.751162

Carabinieri: +39 0942.751000

Polizia municipale: +39 0942.756947

Ufficio Postale: +39 0942.751491

Siti nel Comune:

http://www.lafocetta.it

http://www.hkennedy.it

http://www.hotelsolemar.net

Impianti sportivi:

Campo di calcio

Strutture Ricettive:

Elihotel - via Lungomare, 274 Tel. 0942.756110, fax 0942.751842

Hotel Kennedy - via Nazionale, 87 Tel. 0942.751110 fax 0942.750529

Solemar Hotel - via Lungomare Tel. 0942.756141, fax 0942.756137

Hotel Pagano - via Nazionale,199 Tel. 0942.751155, fax 095.492277

Hotel La Grotta - via Nazionale Tel. / Fax 0942.750102

Pensione S. Giuseppe - via Nazionale, 5 Tel. 0942.751401

Pensione Villa Mare - via Lungomare, 5 Tel. 0942.751192, fax 0942.751485

Locanda La Scogliera - via Nazionale, 421, località S. Margherita Tel. 0942.751390

Personaggi Illustri:

Elenco dei Sindaci comunali succedutesi dall'istituzione del comune di Sant'Alessio Siculo, nel 1948, ai giorni nostri.

1948-1957      prof. Giuseppe Fichera

1957-1969      dott. Antonino Fleres

1969-1972      prof. avv. Antonino Puliatti

1972-1973      avv. Antonino Gussio

1973-1992      avv. Pietro Pagano

1992-2002      avv. Agatino Gussio

2002-2012      dott. Nunzio Giovanni Foti

2012-in carica prof. Rosa Anna Fichera

Arturo Mastrojeni, Atleta olimpico

Luigi Quagliata,architetto

Come si arriva:

in treno Mediante treni IC ,dalle principali città italiane, è possibile raggiungere le stazioni di Taormina-Giardini (8 Km a Sud da S.Alessio) e Messina Centrale (37 Km a Nord) dalle quali mediante treni regionali si arriva a S.Alessio. 

in autobus (SS 114) ogni ora. 

in auto S.Alessio è raggiungibile in auto tramite l'autostrada A 18 (Messina - Catania) alle uscite di Roccalumera (7 Km a Nord) o di Taormina (7 Km a Sud). Detta autostrada a due corsie, più corsia di emergenza in entrambi i sensi di marcia, prevede il pagamento del pedaggio.

 Cenni storici:

La regione costiera in cui si trova l'abitato di Sant'Alessio è stata scarsamente popolata in epoca medioevale, a causa dell'elevata esposizione di quell'area alle incursioni dei pirati saraceni.

In questo periodo l'epicentro delle attività socio-economiche (prevalentemente agricoltura e pesca) che si svolgevano a Sant'Alessio era Forza d'Agrò, oggi comune contiguo e all'epoca città di primaria importanza. Di questo periodo storico rimangono alcune tracce nel quartiere vecchio, immediatamente sottostante il promontorio su cui sorge Forza d'Agrò.

La cessazione della minaccia di incursioni dal mare e lo sviluppo delle vie di comunicazione costiere hanno prodotto in tutta la regione un lento ed inesorabile flusso migratorio dalle località montane, un tempo unico rifugio sicuro, a quelle costiere, maggiormente integrate in un sistema economico non di pura sussistenza.

Ciò ha comportato per Sant'Alessio un significativo incremento demografico associato alla crescita del nucleo urbano.

In occasione della seconda guerra mondiale, il borgo di Sant'Alessio Siculo conobbe direttamente la ferocia nazista, il 14 agosto 1943, alcuni soldati delle SS massacrarono, senza motivo alcuno, l'arciprete del paese don Antonio Musumeci ed i coniugi Cosimo Scarcella e Letteria Melandri. Nel 1948 Sant'Alessio, precedentemente frazione di Forza d'Agrò, assume lo status di Comune.

Sorge ai piedi dell'estremità nord-orientale del monte Tauro ed è delimitato a nord del torrente Agrò e ad est dal mare Ionio.

Il centro fu chiamato originariamente Phoinix da una colonia fenicia che attratta dalle conformazioni geografiche del luogo, culminante nel maestoso capo, vi si stabilì per i propri commerci.
Assumerà successivamente la denominazione di "Arghennon Akron" (Capo d'Argento) durante la dominazione greca e quella attuale di S. Alessio probabilmente prima dell'anno mille quando l'accessa religiosità fece ribattezzare col nome di santi molti luoghi per invocarne la benedizione.

La vita del paese si è svolta attorno al castello edificato dai saraceni appena conquistata la Sicilia, che andò in rovina nella tarda epoca normanna e venne ricostruito in epoca aragonese.
S. Alessio, che prima dipendeva da Forza d'Agrò, è stato costruito come comune autonomo nel 1948.

Etimologia (origine del nome)

Si riferisce al santo a cui è intitolata la chiesa del paese. La specifica identifica la collocazione geografica.

Il Comune di Sant’Alessio Siculo fa parte di:

Regione Agraria n. 6 - Montagna litoranea dei Peloritani

Patto Territoriale Valle dell'Alcantara

Unione dei Comunidelle Valli Joniche deiPeloritani

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