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Venerdì 29 Marzo 2024

Scaletta Zanclea

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Indirizzo: Piazza Municipio – 98029 Scaletta Zanclea (ME)

Telefono centralino: 090.951010 - Fax Municipio: 090.951239

Stato: Italia

Regione: Sicilia

Provincia: Messina

Zona: Italia Insulare

Latitudine: 38° 2' 56,40'' N

Longitudine: 15° 28' 6,60'' E

Altitudine:m s.l.m.

Superficie: 5.05 km²

Perimetro comunale:

Comuni limitrofi: Itala e Messina

Frazioni e località: Scaletta Superiore, Guidomandri Superiore, Scaletta Marina, Guidomandri Marina

Abitanti: 2.272 (30-11-2011)

Densità: 54,4 ab./km²

Nome di Abitanti: Scalettesi

Sito Internet: http://www.comunescalettazanclea.it

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Codice Fiscale: 00393920830

Codice Istat: 083094

Codice Catasto:I492

Santo Patrono: Santa Maria del Carmelo

Giorno festivo: 16 Luglio

Descrizione Araldica dello Stemma:

Partito d'oro e di rosso: il primo ad un castello di rosso fondato su un costone roccioso al naturale; il secondo ad una fontana d'argento cimata da un ippocampo dello stesso; il tutto sulla campagna d'azzurro andata d'argento. Ornamenti esteriori da Comune

Partizione del Campo: Partito, Simboli: Castello, Fontana Colori: Argento, Azzurro, Oro, Rosso

Decreti:

Da Visitare:

Castello Comunale "Rufo Ruffo"

Il Castello "Rufo Ruffo" di Scaletta Zanclea, costruito per volontà di Federico II di introno all'anno 1220, in posizione strategicamente perfetta per controllare lo stretto di Messina e il litorale jonico della Sicilia.

La massiccia struttura trapezoidale e la verticalità delle pareti sono alleggerite dalle due bifore superstiti poste sul lato sud dello splendido dongione che sovrasta il sottostante abitato di origine medievale.

Luogo ricco di storia, che ha visto susseguirsi le gesta di personaggi di notevole spessore, come Macalda da Scaletta, l'Imperatore Carlo V che vi sostò nel 1535, il Re Vittorio Amedeo nel 1714 in viaggio a cavallo da Palermo a Messina, fu ospite del Principe Antonio Ruffo della Scaletta che fu l'ultimo feudatario di Scaletta.

Il castello, ampliato dai suoi possessori nel corso dei secoli, non è stato comunque risparmiato dagli attacchi del tempo e dall'incuria degli uomini e ne reca evidenti segni.

Nel 1969 i figli del Principe Rufo Ruffo lo donano al Comune che negli anni successivi, che in collaborazione con la Sovrintendenza ai Beni Culturali, avvia un accurato restauro che viene completato con l'inaugurazione del Museo nel 1986.

All'interno del castello è stato allestito un museo nel quale sono custoditi documenti cartacei, che riguardano il territorio e le origini storiche dei vari feudatari del castello ed, in particolare, la nobile famiglia Ruffo.

Di vivo interesse culturale sono i differenti tipi di medaglie e medaglioni religiosi oltre che una collezione di armi, armature, trofei di caccia ed oggetti marmorei disposti ad arte nei vari ambienti.

Una piccola saletta ospita una serie di fotografie dei primi del '900 ed alcuni quadri raffiguranti il castello e i suoi personaggi.

Il Museo del Castello è aperto ai visitatori tutto l'anno e si può usufruire di una guida che illustra i vari ambienti esterni ed interni con le collezioni in essi contenute.

Architetture militari

Torre Nova

Torre della Scaletta, o della Batteria San Placido

Chiesa di S. Nicolò del sec. XVII, sorge sopra una profonda valle a precipizio e presenta ancora la traccia di una cinta muraria a feritoie a difesa del paese, è’ dedicata al patrono San Nicolò. 

La Chiesa ha tre navate con pilastri e custodisce un'acquasantiera del XVI secolo e un Crocifisso ligneo del XV secolo.

Casa barocca dei Ruffo, signori di Scaletta Zanclea dal 1672.

Feste Patronali:

Feste del Santo Patrone

Riti della Settimana Santa

Eventi Culturali:.

Estate Scalettese

Carnevale Scalettese, per quattro giorni e quattro notti, Scaletta si trasforma completamente, ci si prepara alla grande sfilata dei carri allegorici di domenica che viene allietata dal gruppo folkloristico "A Banda i ll'umbrillara", gruppo locale, variopinto e carnascialesco, costituito da 35 elementi fra i quali spiccano i suonatori di strumenti caratteristici ricavati da utensili usati in cucina (grattugie, pentole, ecc.) e un maestro che con comiche mosse li dirige. Fanno da coreografia alla banda "Les Majorettes", considerate tra le più brave di Sicilia.

Eventi Gastronomici:

Eventi sportivi:

Curiosità:

Mercati e mostre:

Risorse:

La principale risorsa del paese è costituita dalla pesca marittima che viene esercitata da numerose imprese di piccole dimensioni.

Si pratica la coltivazione di cereali, uva da vino, olive, frutta ed agrumi.

Le zone scoscese del territorio sono utilizzate per il pascolo di ovini e caprini.

Fra le attività artigianali, è da segnalare oltre al tradizionale ricamo e alla lavorazione del legno, la tipica produzione delle nasse.

Nel passato quando veniva praticato l'allevamento del baco da seta esisteva la lavorazione artigianale del lino, del cotone e della seta, lavorazione che è ormai caduta in disuso.

Centri culturali:

Biblioteca Comunale, Via Foraggine

Museo Etno-Antropologico

Numeri Utili:

Siti nel Comune:

www.zancle.it

www.agriturismoamendolara.it

www.bandaumbrillara.it

Impianti sportivi:

Campo di Calcio

Strutture Ricettive:

Pizzeria Ristorante La Bifora, Via Roma, 128 Tel: 090/951165

Agriturismo Amendolara, C.da Amendolara, Tel: 090.951605 

Come si arriva:

FF.SS: con i treni provenienti da Messina o da Catania;

Automobile: da Messina o da Catania, percorrendo la S.S. 114 Messina-Catania o con l'autostrada, uscendo al casello di Tremestieri ed imboccando la S.S. 114 direzione Catania; da Catania, percorrendo la S.S. 114 Catania-Messina o con l'autostrada, uscendo al casello di Roccalumera ed imboccando la S.S. 114 direzione Messina e proseguire per Roccalumera, Nizza di Sicilia, Alì Terme, Itala, Scaletta.

Personaggi Illustri:

Macalda di Scaletta (1240 ca.-1308 ca.)

Cenni storici:

Il comune ha assunto l'estensione attuale nel 1928 con l'unione a Scaletta Zanglea, poi Scaletta Zanclea, del comune di Guidomandri.

Esistono quattro frazioni abitate: Scaletta Marina e Guidomandri Marina, che si estendono lungo la costa ionica senza soluzione di continuità tra Capo Scaletta a nord e l'abitato di Itala Marina a sud, Guidomandri Superiore e Scaletta Superiore, nell'entroterra.

Il paese si chiamava anticamente "Scala Piccola" forse in riferimento all'asperità della collina su cui sorge Scaletta Superiore, paragonabile ad un'erta scala.

Scaletta era feudo dei Principi Ruffo ed alleati fedeli degli spagnoli, durante la rivolta antispagnola di Messina, Scaletta venne assediata ed espugnata dai francesi poco dopo la caduta di Taormina.

Nel castello nacque e visse la prima giovinezza la spregiudicata Macalda di Scaletta (1240 ca.-1308 ca.), baronessa di Ficarra e moglie di Alaimo di Lentini, uno dei protagonisti dei Vespri siciliani.

Nel 1672, il borgo, passò dai Ventimiglia ai Ruffo, dei quali rimase feudo fino al XX secolo.

Il castello dei Ruffo (XIII sec.), situato a Scaletta Superiore, sulla cima della collina che domina l'abitato, è stato recentemente restaurato.

Sulle prime pendici dei rilievi si trovano Guidomandri Superiore e Scaletta Superiore.

Etimologia (origine del nome)

Si crede che il nome si riferisca alla scala naturale che c'è tra la fazione superiore ed inferiore del paese. La specifica si riferisce all'antico nome di Messina: Zancle.

 

Il Comune di Scaletta Zanclea fa parte di:

Regione Agraria n. 6 - Montagna litoranea dei Peloritani

Unione dei comuni Valle di Monte Scuderi”

 

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