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Venerdì 19 Aprile 2024

Fiumedinisi

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COMUNE DI FIUMEDINISI



Indirizzo:Via Umberto I, 4998022 Fiumedinisi (ME)

Telefono centralino:0942.771001- Fax Municipio:0942.771292

Stato: Italia

Regione: Sicilia

Provincia:Messina

Zona:Italia Insulare

Latitudine:38°1'37"20 N

Longitudine:15°22'54"48 E

Altitudine:196 m. s.l.m.

Superficie:m². 37.250.152

Perimetro:m. 39.357

Comuni limitrofi:Alì, Alì Terme, Itala, Mandanici, Messina, Monforte San Giorgio, Nizza di Sicilia, Roccalumera, San Pier Niceto, Santa Lucia del Mela

Frazioni:

contrade: Croce-Motta, Padomeno-Deni-Marraro, Acqua Rossa-Belvedere-Buticari, Badessa-Paluci-Intera, Vacco- Ramella-Nuciara, Cancillo-Pedaria-Santissima, Manti-Richisi-Cardonia;

quartieri: Ortora-Lentinia, San Francesco-Ruagrande, San Pietro, Matrice, Puntaleddu-Fontana, Misericordia-Vecchio, Armo-Carmine

Abitanti: 1679

Densità: 453 ab. km²

Nome di Abitanti:Fiumedinisani o Fiumenisani, Ciumidinisi in siciliano

Sito Internet:www.comune.fiumedinisi.me.it

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Codice Fiscale:00352170831

Codice Istat:083021

Codice Catasto:D622

Santo Patrono:Maria SS. Annunziata

Giorno festivo:25 Marzo

Stemma:

Gonfalone: Colore azzurro ornato di ricami d’argento

Caratteristiche Stemma:

Decreti:D.P.R. n. 1479 del 22 Ottobre 1987

Da vedere:

Castello Belvedere che, situato sulla cima del Monte Belvedere a m. 743 sul livello del mare, domina tutta la vallata ed è visibile anche da molto lontano.

La sua posizione strategica permetteva la comunicazione visiva con gli importanti castelli di Scaletta Zanclea e Sant’Alessio Siculo.

La fortezza fu realizzata nel IX sec. in periodo di dominazione saracena. In seguito i Normanni adibirono il maniero a residenza del Signore del luogo. Dopo varie vicissitudini e soggetto alle diverse dominazioni che nel tempo diedero al castello diversi proprietari, solo dopo il 1900 il suddetto fu donato dal Duca Giovanni Antonio Colonna Romano Sonnino al Comune di Fiumedinisi.

Palazzo della Zecca, che venne costruito nel 1669, ovvero nel periodo più florido per il paese, per l’intensificarsi dell’attività mineraria del territorio.

Secondo la tradizione la Zecca dovette funzionare durante il periodo della rivolta anti-spagnola, a causa dell’impossibilità momentanea di poter disporre della Zecca Reale di Messina. Nel XIX sec. il palazzo fu frazionato e venduto per civili abitazioni, tranne nella sua parte principale che è stata acquistata dal comune di Fiumedinisi e recentemente restaurata.

 Campanile della Chiesa di San Pietro, è un’antica torre di avvistamento costruita nel XI sec. Si tratta di una delle costruzioni più antiche che si ritrovano nel perimetro urbano ed è caratterizzata dal cornicione e dalle feritoie di stile Arabo-Normanno.

Alla fine del XVI sec., dopo l’ampliamento dell’antistante Chiesa di San Pietro, la torre mutò destinazione perché venne costruito un balcone e una grande mensola nel prospetto principale, per dare la possibilità al Governatore di parlare ai cittadini. Solo nel 1710, dopo il completamento dei lavori della nuova Chiesa, la torre fu annessa alla stessa con la funzione di Campanile.

 Santuario Maria SS. Annunziata, Chiesa Madre di Fiumedinisi, è sicuramente la costruzione di carattere religioso più importante, ricca e rappresentativa della storia del paese e risale al XII sec.

Da un manoscritto del 1594, si evince che in passato era amministrata da due sacerdoti, due diaconi, due suddiaconi e tre ecclesiastici di ordine minore, e sovrintendeva a molte altre chiesette sparse nel territorio.

Intorno alla metà del XV sec., la Chiesa viene notevolmente ampliata e, nei secoli seguenti, rifinita e arricchita di opere d’arte di grande spessore artistico.

Le autorità spagnole del tempo dedicarono il nuovo grande tempio alla Beata Vergine della Purificazione, ovvero la Candelora, che veniva festeggiata il 2 febbraio e nel 1635, sul fianco sinistro dell’imponente Chiesa, fu edificato il Campanile.

Il monumento fu gravemente danneggiato dall’assedio messinese nell’ottobre del 1676 e in seguito, la notte del 25 marzo 1908 a causa di un incendio divampatosi accidentalmente che distrusse molte opere d’arte.

Dopo il definitivo restauro, la Chiesa fu dedicata a Maria SS. Annunziata e, il 25 marzo 1976, elevata a Santuario Diocesano.

Chiesa di San Pietro, fu edificata presumibilmente nel XII sec., e nel XVI sec. fu notevolmente ingrandita e particolarmente abbellita, tanto da contendere il primato alla Chiesa Madre. È qui che possiamo ammirare il prezioso marmo porfirico, nella realizzazione degli stipiti e dell’architrave della porta laterale destra.

Un documento del 1594, vuole la chiesa amministrata da un parroco, da tre Chierici e due sacerdoti sottoministranti.

Le opere d’arte, le rifiniture e il tesoro della chiesa, non è da meno di quello della chiesa madre, ma l’elemento che ha un’importanza storica maggiore, è sicuramente il suo Campanile.

Chiesa di San Nicola di Bari, è senz’altro una delle Chiese più antiche, come testimonia la dedica al santo pugliese.

Sorgeva nella via principale dell’antico centro storico e si tramanda che in epoca medievale fosse la Chiesa Madre del paese.

La sua importanza deriva dal fatto che per tradizione la Chiesa è depositaria di alcuni pezzi della Vara, ed infatti sul suo sagrato ha luogo la prima funzione della stessa festa, e da qui parte il corteo in costume dei devoti portatori della Vara, unitamente ai bambini destinati a salire sulla stessa.

Chiesa della Beata Vergine del Carmine, fu costruita nel 1769 nel punto più alto del centro abitato. Recentemente la Chiesa è stata restaurata consentendo così il ritorno al culto.

Chiesa della Madonna delle Grazie, (risalente alla fine del XVII sec.) sul cui Sagrato, per tradizione, vengono benedette le anime dei defunti prima di essere tumulate nel Camposanto.

Chiesa di S. Anna, comunemente conosciuta come  “a Nunziatella” fu edificata intorno al XII sec., ma a causa della sua posizione isolata fu più volte vittima di furti sacrileghi e atti vandalici. Venne restaurata e ridotta nelle dimensioni all’inizio del XIX sec. La chiesa comunque, continua a mantenere un ruolo importante durante la festività dell’Annunciazione.

Chiesa di S. Antonio Abate, situata in C.da Motta, troviamo la costruzione rurale modesta e mal ridotta, dalla quale però, si distingue il tipico e caratteristico Portale Secentesco recante l’iscrizione 1660.

Nella Chiesa viene celebrata la messa nella ricorrenza del 17 gennaio, anniversario del santo.

Chiesa della SS. Trinità, tipica Chiesetta rurale, ricadente in un fondo privato della C.da Santissima è la ritenuta dai più un Santuario, perché meta di pellegrinaggio il primo sabato e domenica di settembre, da centinai di anni, la Chiesa, oggi molto modesta e piccola, faceva parte del vicinissimo Convento Carmelitano della SS. Trinità, del quale si intravedono ormai soltanto i ruderi.

Urigo (Laghetto artificiale)

Festa Patronale:

24 e 25 Marzo – Vigilia e festività dell’Annunciazione di Maria Vergine, patrona di Fiumedinisi.

I festeggiamenti iniziano nel primo pomeriggio della vigilia col pellegrinaggio alla chiesetta di Sant’ Anna e prosegue nella serata con “I Viaggi”, processione penitenziale in ginocchio delle donne devote alla Madonna.

Dalla tarda serata e fino all’ indomani si svolgono le funzioni religiose, tra le quali i Vespri con la distribuzione del cotone benedetto, la messa solenne con panegirico e infine la processione per le vie del paese dei simulacri della Madonna, dell’Angelo Gabriele e del Reliquiario argenteo del Capello della Madonna.

Venerdì Santo – sera –

Via Crucis nella Chiesa Madre ed estensione del Reliquiario argenteo della Santa Croce; segue la processione per le vie del paese dei simulacri di Gesù Cristo morto e della Madonna addolorata.

Corpus Domini – Giugno –

Processione per le vie del paese con l’ostensorio dell’Eucaristia portato dall’arciprete, sotto l’ombrellino ed il baldacchino, tessuti in tela con fili d’oro.

Domenica di Agosto – circa ogni 5 anni – Festa della Vara

E’ la più antica, famosa e caratteristica festività di Fiumedinisi, istituita nel XVI secolo durante la dominazione spagnola ed in seguito alla fondazione della Confraternita dell’Annunciazione.

Nove settimane prima inizia la preparazione alla grande festa che culmina in una domenica di agosto prestabilita dalla Confraternita d’ intesa con la parrocchia. Dopo la messa solenne celebrata dall’arcivescovo di Messina la grande macchina (lunga m 12 e alta m 8), portata a spalla da circa 150 devoti in abito completamente bianco, percorre la cosiddetta “strada a Vara”, e nel pomeriggio ritorna nella piazza matrice.

Sulla Vara prendono posto, oltre all’arcivescovo ed all’arciprete, te bambini scelti dalla popolazione locale che impersonano il Padre Eterno, l’Angelo Gabriele e la Madonna e che indossano abiti tradizionali.

La rappresentazione si chiude col canto dialettale tramandato a secoli dei tre personaggi tradizionali. Si tratta sicuramente di una delle feste popolari e religiose più interessanti e tradizionali della Sicilia, ricordata dal folclorista Giuseppe Pitrè, che conserva in buona parte le peculiarità della manifestazione originaria.

Prima domenica di Settembre – Contrada Santissima – Chiesa SS. Trinità –

Festa popolare e religiosa che si celebra da centinaia di anni presso la chiesetta rurale della SS. Trinità, sita nei pressi dei ruderi dell’antico convento carmelitano (secolo XVI).

I festeggiamenti iniziano a sera precedente e si protraggono nella notte in tutta Valle degli Eremiti, alla luce ed al calore dei falò fino alle prime luci dell’alba.

La domenica la festa prosegue con tradizionali giochi, con le funzioni religiose e la processione lungo la valle.

 

Eventi Culturali:

“Antichi mestieri e tradizioni popolari Natalizie”. Le manifestazioni si articolano dal 20 dicembre al 6 gennaio 2007, in un crescendo di suggestive iniziative di origine popolare, dalla tradizionale “Nuvena i Natali” delle 5,30 del mattino, ai concerti di musiche natalizie, al raduno degli zampognari tra le viuzze del paese al Presepe vivente, rappresentazione sacra della Natività di Gesù, che si celebra con regolarità da circa 10 anni e si svolge in un percorso scelto tra le più caratteristiche stradine di Fiumedinisi.

Obiettivo di tali manifestazioni è quello di promuovere la vera cultura di connotazione antropologica degli ambienti rurali e le antiche tecniche artigiane sedimentate negli anni, oggi a rischio d’estinzione.

 

 

 

Eventi Gastronomici:

Domeniche di Novembre – Sagra – Capricci d’Autunno della Valle del Nisi–

La sagra si svolge già da alcuni anni ed ha conseguito notevole successo. La manifestazione vuole promuovere, valorizzare e commercializzare i prodotti tipici e le risorse agricole e pastorali del territorio.

Eventi sportivi:

Rally Phoenix (Taormina – Comprensorio Jonico)

Curiosità:

Storie e leggende a Fiumedinisi

La leggenda di Saffo e Faone, narra che attorno al 595 a. C., nell’antica Nisa venne ad abitare C. Faone di Lesbo, amante di Saffo .

Questa storia d’amore ispirò il poeta Ovidio che nella Valle del Nisi ambientò l’epistola “Saphus ad Phaonem” nella quale la poetessa Saffo scrive all’amato Faone di Lesbo esiliato in questa Valle.

Così si legge dall’epistola di Ovidio: […] Ora giungono a te, come nuove prede, fanciulle siciliane: cosa ho a che fare io con Lesbo? Voglio essere siciliana. Voi, madri Nisiadi e nuore Nisiadi, scacciate dalla vostra terra quel vagabondo! E non vi ingannino le menzogne della sua lingua adulatrice: quello che dice a voi lo aveva detto prima a me. Anche tu che ti aggiri per i monti della Sicilia, dea di Erice, vieni in aiuto (sono infatti consacrata a te!) alla tua poetessa![…]

  

«Il paese più nemico di Messina»

Nel 1507 sotto la dominazione spagnola, vi fu una cruenta sommossa popolare contro il feudatario del tempo. Durante i combattimenti vi furono diverse vittime.

Le fazioni messinese dei Merli e dei Malvizi che lottavano contro gli spagnoli, dovettero fare i conti con il popolo di Fiumedinisi che rimase fedele alla Spagna, tanto da guadagnarsi l’appellativo di “Paese più nemico di Messina” come riportato dallo storico Emile Laloy.

Gli spagnoli come riconoscenza per la fedeltà dimostrata, concedettero al popolo di Fiumedinisi l’autorizzazione a coniare monete nel Palazzo della Zecca.

Inoltre, agli abitanti di fiumedinisi venne donato anche un capello della Madonna oggi custodito nel reliquario portato in processione

Mercati e mostre:

Domeniche di Novembre – Sagra – Capricci d’Autunno della Valle del Nisi –

La sagra si svolge già da alcuni anni ed ha conseguito notevole successo, la manifestazione vuole promuovere, valorizzare e commercializzare i prodotti tipici e le risorse agricole e pastorali del territorio

Risorse:

Centri culturali:

Numeri Utili:

Guardia Medica - Centro Polifunzionale - Piazza Matrice - Tel: 0942 771164

Farmacia Dott. Pietropaolo - Via Umberto I° - Tel: 0942 771512

Carabinieri - Via Fabbrica - Tel: 0942 771000

Ufficio Postale - Via Dante Alighieri, 23 - Tel: 0942 771457

Biblioteca Comunale - Piazza Matrice - Tel: 0942 7700308

Siti nel Comune:

www.fenapi.it/

www.catenodeluca.it/

Strutture Ricettive:

Ristorante Agnello d'Oro - Contrada Croce - Tel: 0942 771050

Ristorane Il Saraceno - Piazza San Pietro - Tel: 0942 771208

Ristorante Badessa - Contrada Badessa - Tel: 0942 771263

Bar Cannetti - Via Salita Matrice - Tel: 0942 771076

Bar Paninoteca Centrale - Piazza Matrice - Tel: 0942 771020

Bar Pasticceria Gugliotta Cascio - Piazza San Pietro - Tel: 0942 771190

Turismo Rurale - Rubino Rosso - c/da Ciacca

Azienda Turistica “Budicari” c/da Buticari – Fiumedinisi - Ditta De Luca Domenica

Personaggi Illustri:

Stefano Bottari storico nato a Fiumedinisi il 6 marzo 1907 - Bologna 11 febbraio 1967) è stato docente universitario ed insigne critico d'arte medioevale e moderna.

On. Cateno De Luca nato a Fiumedinisi il 18-03-1972, Deputato al Parlamento Siciliano.

Consigliere Comunale ad appena diciotto anni nel suo comune natio, dove è stato anche Assessore e Sindaco.

Iscritto alla DC già dall'età di sedici anni è stato dirigente provinciale del movimento giovanile di Messina.

Nel 1988 delegato provinciale del movimento giovanile UNCI (Unione Nazionale Cooperative Italiane) e nel 1990 Presidente Provinciale UCICT– Unione cristiana Italia

       

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Come si arriva:

FFSS di Alì Terme e di Nizza di Sicilia.

Autostrada: A18 ME-CT uscita svincolo di Roccalumera, da qui si prosegue per la S.S. 114 (o dal lungomare) attraversando i centri abitati di Roccalumera e Nizza di Sicilia dove, alla fine di quest'ultimo si giunge al bivio per Fiumedinisi

S.S. 114 Messina-Catania Km 24 (bivio Fiumedinisi): S.P. Nizza di Sicilia-Fiumedinisi Km 5,5.

Cenni storici:

Fiumedinisi sorge in una pittoresca valle dei monti Peloritani. Il territorio si estende su una superficie di circa 36 kmq  sviluppandosi da una altitudine di 53 m a 1279 slm. Il centro urbano di Fiumedinisi è situato sulla sponda destra dell'omonima fiumara a 190 m sul livello del mare e distante 5 km dalla costa jonica siciliana.

Nel suo insieme, rappresenta un monumento invidiabile poiché ha conservato l'aspetto originario di un borgo medioevale, con le caratteristiche case arrampicate una sull'altra, le stradine e i vicoli che collegano i vari quartieri ed i singolari "orzi", antichi sottopassaggi pedonali fra due fabbricati, disseminati nel paese.

Scavi fatti dalla soprintendenza testimoniano insediamenti umani nella valle già in età preistorica. Fra le molteplici opere architettoniche, meritano sicuramente particolare attenzione il Campanile della Chiesa di S. Pietro, adibito anticamente a torre di avvistamento ed utilizzato primariamente come punto strategico per il controllo della vallata, tesi avvalorata dal cornicione e dalle feritoie, elementi tipici delle costruzioni fortificate; la Fontana di Piazza Matrice, che probabilmente doveva chiamarsi "Fontana Colonna", dal nome della nobile famiglia che la commissionò e fece costruire; il Castello Belvedere, cosiddetto per la sua invidiabile posizione dalla quale domina la riviera jonica da Ali Terme a Capo S. Alessio, edificato dagli Arabi nel IX secolo.

Oltre alle opere laiche Fiumedinisi può vantare numerosi conventi e chiese, sparsi in tutto il territorio: la Chiesa Madre, dedicata a Maria SS. Annunziata, senza alcun dubbio il monumento sacro più bello, ricco e interessante di Fiumedinisi e probabilmente dell'intera riviera jonica messinese; la Chiesa di San Pietro che contende tale primato alla Chiesa Madre; la Chiesa di S. Maria del Carmine costruita nel 1769.

Impossibile descrivere la bellezza del paesaggio vegetale che circonda il centro urbano. Nel territorio si ergono le cime più alte della catena peloritana: il Pizzo Poverello (m 1279), il Monte Scuderi (m 1253), il Pizzo Croce (m 1214), il Pizzo Cavallo (m 1210) e il Pizzo di Frinzi (m 1200).

Tra le maggiori attrazioni estive offerte da Fiumedinisi, merita sicuramente una particolare menzione l'Urigo, un laghetto naturale immerso nel verde, attrezzato di panche in legno che rendono più confortevole la permanenza e la consumazione dei pasti.

 Per garantire una visita piacevole ed una descrizione accurata dei monumenti e del territorio sono disponibili numerose guide turistiche.

Maggiori informazioni presso l’ufficio turistico del Comune al seguente indirizzo di posta elettronica:   Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Etimologia (origine del nome)

Deriva da Flume Dionysii, ossia "Fiume di Dionigi".

Il Comune di Fiumedinisi fa parte di:

Regione Agraria n. 6 - Montagna litoranea dei Peloritani

Per aggiornamenti, suggerimenti, nuove idee, curiosità, foto e variazioni potete scrivere a:

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